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L'affermazione travolgente dell'economia cinese, a fronte dello sviluppo in deficit di quella statunitense e della performance stentata di quella europea, sta diventando un tema molto frequentato del dibattito economico. Ai timori per il "sorpasso" da parte della Cina si contrappongono, nel mondo occidentale, le speranze per il contributo che la sua crescita può dare alla ripresa e all'ordinato sviluppo dell'economia mondiale. Ma quali sono le cause, e quali le reali dimensioni di questo fenomeno? Quanti anni occorreranno perché la Cina sia in grado di affiancare stabilmente gli Stati Uniti nel ruolo di potenza trainante dell'economia mondiale? Qual è la possibile evoluzione nel medio termine degli squilibri esterni di Cina e Stati Uniti, e quali relazioni esistono fra di essi? Esistono credibili premesse per uno sviluppo in senso bi- o multipolare degli equilibri economici globali? Quali sono le prospettive dell'area euro in questo contesto? E in quale modo la recente crisi ha influenzato queste dinamiche? Sono questi gli interrogativi che il saggio affronta, riprendendo, integrando e coordinando i risultati di una decennale attività di ricerca, assistita dall'impiego di un modello econometrico dell'economia mondiale.